Meccanismo d’azione Sui particolari con superficie rugosa, dove dopo i vari trattamenti superficiali, sia indispensabile un incremento della resistenza alla corrosione, viene effettuata l’impregnazione ad alta pressione. La soluzione utilizzata è un formulato a base polisilossani e sali sodici dell’acido polisilicico; il prodotto grazie all’elevata pressione utilizzata durante il processo, penetra nelle porosità ed in seguito a reazione chimica si converte in un prodotto elastico, insolubile in acqua o in altri solventi, ancorandosi alle pareti delle porosità del materiale impregnato, mediante reazioni chimiche interfacciali.
Rilascio di sostanze nocive Da analisi appositamente effettuate, relative al rilascio di sostanze nocive, successivamente all’impregnazione, su caldaie per macchine da caffè, i risultati analitici ottenuti sono stati: • Migrazione globale (prova a 80°C) : inferiore a 0,5 mg/dm² • Migrazione globale (prova a 120°C) : inferiore a 0,5 mg/dm² In base alla prova di migrazione globale eseguita secondo le modalità riportate nel DM 21 Marzo 1973, ed in merito ai valori ottenuti, il trattamento descritto è risultato idoneo all’impiego sopra riportato. Altre caratteristiche - resistenza ai solventi: particolari trattati con questo processo, resistono a tutti i solventi, fluidi idraulici, anticongelanti, prodotti petrolchimici, salamoia, acqua, vapore - resistenza agli acidi: gli acidi rendono il composto impregnato insolubile ; è aggredibile solo dall’acido fluoridrico - lavorabilità: dopo l’impregnazione i particolari trattati possono essere lavorati senza alcun problema - dilatazione termica: pur con una diversa dilatazione termica, tra il prodotto impregnante (2,76x10-4 /°C) e il supporto impregnato, non si ha distacco tra i due, grazie all’elevata elasticità del primo, il quale rimane ben ancorato alle pareti del particolare